Testo di Manuel Bonardi
Foto siciliarunning.it
Il trail running, rispetto a molti altri sport, è una disciplina che ti porta nel territorio, che ti porta addirittura a sentirti dentro ad un panorama, ed infatti non è un caso se la gara più iconica e famosa al mondo è, di fatto, quello che si può riassumere come il giro del Monte Bianco. Una gara che ti porta ad avvolgere una delle montagne più belle del mondo, ed il primo che arriva vince: la formula è molto semplice.
E’ sicuramente inusuale iniziare un articolo che parla di questo sport, considerato a ragion veduta uno sport molto giovane, partendo dalla fine del 1700. Ma è proprio in quel periodo che è stato inventato il “panorama”; Robert Barker costruisce ad Edimburgo una sala circolare, sulle pareti curve dell’interno della sala sistema una tela di grandissime dimensioni su cui è rappresentata fedelmente una veduta a 360°, l’avventore che vi entrava si ritrovava nientemeno che in un belvedere artificiale. Per l’epoca fu clamoroso. La differenziazione tra la parola paesaggio e la parola panorama nacque così. Il panorama è, di fatto, un’esperienza estetica immersiva.
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Sono passati più di 300 anni, ma la sensazione che si ha quando si è a Montagna Grande, sopra Misilmeri (Palermo) è la stessa: un’esperienza estetica immersiva. Un enorme panorama che spazia per moltissimi km di costa della Sicilia, con il mare che sembra avvolgerti.
Una terrazza naturale che fu usata anche come luogo di ritrovo dalle truppe garibaldine guidate da Nino Bixio, prima di scendere per la presa di Palermo. E così ha fatto anche Matteo Anselmi (Team Scarpa), che domenica 5 gennaio dalla sua Isola d’Elba si è lanciato alla conquista della Sicilia passando proprio per Montagna Grande, vincendo la Sei Ore del Menzel Winter Trail, su un circuito molto impegnativo di quasi 6 km per circa 480 m di dislivello.
A fargli compagnia per tutti gli otto giri completati è stato colui che sta scrivendo queste parole, Manuel Bonardi (Team Topo Athletic). In realtà direi che abbiamo fatto sette giri insieme, e nell’ottavo mi ha facilmente staccato andando a vincere meritatamente, lasciandomi con l’argento al collo. Con noi, in questa bella trasferta, c’era anche Riccardo Montani (Team Vibram) che a causa di un precedente infortunio alla caviglia ha preferito fermarsi dopo quattro giri.
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E’ stato bello correre e condividere tutto quel tempo con Matteo, è stato bello spaziare con lo sguardo verso il mare mentre i raggi di un mite sole illuminavano la scena: è uno sport bellissimo il trail running. Che si faccia sulle Alpi o sulle isole, questo sport sa farsi quadro e cornice del territorio che lo ospita.
Ho apprezzato moltissimo lo sforzo organizzativo della Marathon Misilmeri per mettere in piedi un evento importante, che anno dopo anno mira ad alzare il proprio livello e che tanto bene sta facendo al movimento del trail siciliano.
Non è facile crescere per il movimento trail di un’isola, perché come scriveva il celebre scrittore Bufalino: “Da una parte ci sentiamo rassicurati dal mare che ci avvolge come un ventre materno, dall’altra amputati di ciò da cui siamo esclusi.”
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