a cura della redazione
Non si è fatta attendere la risposta di UTMB all’email spedita da Kilian Jornet e Zach Miller a un centinaio di atleti élite, nella quale si chiedeva di non partecipare all’UTMB 2024 con motivazioni oggettivamente non ben chiarite dai due top runners.
La testata transalpina France 3 Auvergne-Rhône-Alpes ha pubblicato un’intervista a Catherine Poletti, fondatrice dell’UTMB, e Isabelle Viseux-Poletti, direttrice di gara, che si sono dette amareggiate per non essere state contattate direttamente dai due atleti, annunciando di avere in programma a breve un incontro con la PTRA (Pro Trail Runners Association), l’Associazione fondata tra gli altri anche da Kilian Jornet.
Catherine e Isabelle Poletti hanno poi risposto punto per punto a tutte le criticità che negli ultimi tempi sono state messe in risalto nella gestione dell’UTMB, a partire dalla polemica sulla gara di Whistler Alpine Meadows in Canada, uno dei nuovi eventi “by UTMB”, nello stesso luogo in cui si svolgeva una precedente gara organizzata da Gary Robbins. “Abbiamo uno scambio molto cordiale con Gary -scrivono le Poletti- e non si può giudicare senza conoscere tutti i fatti. È possibile che abbiamo commesso degli errori di comunicazione e ci siamo scusati direttamente con Gary, senza renderlo pubblico. Un altro grande malinteso riguarda Ironman, che è un azionista di minoranza del Gruppo UTMB, mentre la famiglia Poletti è ancora l'azionista di maggioranza”.
Riguardo alla presunta mancanza di considerazione nei confronti degli atleti élite, UTMB respinge fermamente l’accusa, affermando che già 60 top runner sono iscritti alle loro gare, e che comunque c’è sempre apertura ad un dialogo con tutti loro.
Sull’argomento quote di iscrizione, giudicate da molti atleti eccessivamente esose, UTMB ritiene che il prezzo non sia elevato rispetto all’offerta e ai costi organizzativi che si devono sostenere, e che comunque la partecipazione sia una libera scelta. Inoltre, molti proventi vengono investiti in progetti per la sostenibilità ambientale, argomento sempre più di attualità, anche nel mondo del trail running.
“Continueremo a fare delle scelte –chiudono Catherine e Isabelle Poletti- che sappiamo non saranno sempre apprezzate da tutti, ma cercheremo di renderle il più possibile giuste. Nessuno è perfetto”.