La scorsa settimana ho concatenato alcuni dei percorsi più belli del Cadore, Dolomiti:
- Marmarole Runde
- Sentiero Durissini (Cadini di Misurina)
- Camignada poi siè refuge
Risultato? 85 km e 6300m+.
Percorso spettacolare.
Partiti circa alle 22:20 di un venerdì di fine agosto dalla base impianti di Auronzo (Monte Agudo). Prima salita dritta su fino al rifugio Monte Agudo con circa 700m+, prima seguendo al pista da sci (strada sterrata) e poi su sentiero nel bosco.
Da lì si attraversa per creste boscose e sentieri abbastanza stretti ma divertenti, sbucando poi su Pian dei Buoi e il rifugio Ciareido.
Dal Ciareido al Bajon sentiero tranquillo e corribile che si fa in circa 35 minuti. Al Bajon ci sono i bagni sempre aperti, con possibilità di ricaricare le flask (anche se l'acqua ufficialmente non è potabile).
Dopo il Bajon inizia la prima parte veramente tecnica del percorso: la bellissima traversata dal Bajon al Chiggiato sotto le strapiombanti pareti sud del sottogruppo del Froppa.
Il tratto attrezzato è molto facile, ma in notturna può essere un po' più insidioso. E' comunque ben segnalato ed è difficile perdere la traccia. Fatto con la luce della luna.
Al Chiggiato (1910m) siamo arrivati in poco più di 4 ore. Da lì inizia la lunga traversata fino al rifugio Galassi: si scende fino a Praciadelan (quota 1200), si percorre il fondo valle su strada sterrata e corribile fino al rif. Capanna Alpina (1400m) e, poi, si sale con un bel sentiero fino al Galassi. Contate almeno 2 orette di tempo: noi ci abbiamo messo circa 2:30 senza tirare troppo.
Dal Galassi in poi abbiamo spento le frontali e ci siamo goduti una magnifica alba. Il tratto dal Galassi al San Marco è stupendo e corribilissimo, su single track tecnico il giusto. Dopo il San Marco c'è una fonte dove riempire le scorte d'acqua.
Dal San Marco c''è la salita tosta e tecnica fino a forcella granda (2250m): panorami spettacolari ai piedi del Sorapiss arrivati in forcella.
Da forcella granda c'è la lunga e tecnica discesa lungo la val San Vito: infinita, per buona parte corribile, con alcuni passaggi più tecnici dove fare attenzione. Attenzione alle caviglie in questa discesa.
Il Marmarole Runde l'abbiamo fatto in circa 10h.
Dalla fine della discesa inizia un tratto di trasferimento sempre su sterrato che ci porta fino al Città di Carpi. 2 km prima del rifugio c'è un'altra fonte dove riempire le flask.
Al Città di Carpi ci facciamo un'ottima colazione a base di torta al grano saraceno e panna.
Da lì ci aspetta uno dei tratti più spettacolari del percorso: il Sentiero Durissini. Bellissimo e molto divertente, con le sue forcelle incastonate tra i vari campanili di roccia dolomitica. Salitelle micidiali e discese decisamente molto tecniche. Attenzione a non movimentare troppi sassi nelle discese. Tratto attrezzato dopo l'ultima discesa (passaggetto di II grado circa, non particolarmente esposto).
Discesa veloce fino al casello delle Tre Cime, poi si continua lungo un bel fondovalle su sentiero morbido e corribile che in poco tempo ci porta nella valle della Rienza, dove ci aspetta l'ultima salita lunga di giornata: salite all'Alpe Mattina/Torre degli Scarperi, 1000m+ in circa 2 km e rotti.
Salita tosta, molto assolata, ma per fortuna ventilata. Prima per bosco e pini mughi, poi su ghiaioni in una vallonata/canyon mozzafiato con colori assurdi. Dopo la frocella a quota 2280, ultimo tratto attrezzato su per un canalino con qualche piolo, ma mai esposto. Sbucati dal canalino, si arriva nel posto più bello del percorso: l'Alpe Mattina. Balconata erbosa con vista in primo piano sulle Tre Cime. Siamo completamente soli a goderci questo panorama fantastico.
Scavallato l'alpe mattina a circa 2500m, si scende velocemente al rif. Locatelli. Da lì si prende il percorso della Camignada: pian di cengia, comici, carducci.
Panorami stupendi fatti nel tardo pomeriggio con colori magnifici.
Pultroppo mi si è infiammato un tendine tra tibia e piede e non riesco a gedermi a pieno questi panorami.
Dopo il Comici c'è la deviazione fatta da poche settimane a causa di una recente grossa frana staccatasi dalla Croda dei Toni. La deviazione ha un tratto tecnico: una risalita ripida su fondo misto erba e terra dentro un canalino. Guai avere i crampi qui, bastoncini estremamente utili in questo tratto. Fatta la deviazione, si sale gli ulti 50m di dislivello in salite del percorso e si scollina ai 2400m di forcella Giralba. Discesa veloce fino al Carducci e da lì inizia l'interminabile discesa fino a Giralba, punto di arrivo del percorso a 900m.
Discesa molto corribile, mai tecnica, forse un pò noiosa.
Comunque percorso che mi è piaciuto tantissimo. Chiuso in quasi 22h.
Ho caricato la traccia su sito FKT, appena la approvano carico il link.
Attività su Strava:
https://www.strava.com/activities/12235442165
Consigli:
- Mi sono portato dietro 3L di acqua: utile perchè dal Città di Carpi al Locatelli non ci sono punti acqua e sono almeno 5h di tempo.
- Siamo partiti alle 22 ed arrivati al tramonto del giorno dopo (circa alle 20), se fate il percorso a Settembre/Ottobre partite qualche ora prima per arrivare alla macchina ancora con la luce.
- Tratti attrezzati mai difficili, ma serve esperienza negli ambienti dolomitici e di alta montagna
- Scarpe: ho corso con le ASICS Trabuco 12 e non ho avuto alcun problema, consigliate scarpe per terreni tecnici
Spero che anche altri si possano divertire su questo bellissimo percorso!!
