a cura di Matteo Grassi
È fresca di queste ore la notizia della nascita del Para-Team, targato Salomon. Una squadra interdisciplinare fatta da sette sportivi con protesi: runner, escursionisti, snowboarder, ciclisti e un ballerino; da ieri ufficialmente nuovi ambassador del marchio transalpino.
Lo leggiamo come un cambio epocale nel mondo dello sport outdoor e di montagna, della sua comunicazione, che si amplia rispetto alla tradizionale narrazione di imprese straordinarie e prestazioni eccellenti.
Era nell'aria, o meglio nelle pagine web (in cui ai canonici modelli si sono visti progressivamente affiancare anche atleti "diversi"), ma ora è ufficiale. Salomon non parla più solo di record e vittorie, racconta anche storie diverse, storie di atleti accomunati dall'esperienza di una mutilazione.
Storie uniche che si incontrano e riuniscono intorno al progetto di una nuova protesi, la lama Hopper che Salomon ha contribuito a sviluppare con Airbus e la facoltà di ingegneria dell'IMT di Tolosa.
Un risultato straordinario anche per il costo finale che è stato dimezzato rispetto ai precedenti dispositivi (disponibile per l'acquisto a 1.950€ tramite protesisti professionali).
La lama Hopper è attualmente integrata con una suola Salomon ideale per la pratica del trail running, ma il team sviluppo è al lavoro per adattarla alla corsa su strada. Non solo, è in cantiere anche l'idea di una protesi per gli sport sulla neve. E una ricerca su capi di abbigliamento specifici per meglio adattarsi agli atleti con protesi.
"Il nostro obiettivo è che siano in grado di praticare tutti gli sport che Salomon copre e anche di più - spiega Patrick Leick, responsabile di Service 2 Athletes per Salomon Footwear.
Abbiamo detto dell'aspetto comunicativo, abbiamo citato i risultati in ambito tecnico, ma non va assolutamente dimenticato l'ulteriore traguardo raggiunto che è proprio quello della integrazione degli atleti con disabilità nell'ambiente outdoor e di montagna.
Jérôme Bernard è runner, escursionista e triplo amputato. Ha svolto un ruolo fondamentale nell'avviare il Progetto Hopper tre anni fa.
Boris Ghirardi, trail runner ha partecipato a Sierre-Zinal nel 2022 e alla Relay-Race di Annecy nel 2023.
Fabrice Baudet, runner e biker, ha partecipato alla sfida ciclistica Etape du Tour 2023, ha corso il Trail Blanc du Semnoz e la Relay-Race di Annecy nel 2023.
Sarah Legrand, snowboarder e runner, ha corso la Annecy Femina Race nel 2023 e ha partecipato al Salomon Speed Project, una corsa a squadre di 340 miglia per sole donne da Los Angeles a Las Vegas.
Lucas Liens, runner e snowboarder, ha corso la Half Marathon des Sables Wadi Rum nel 2022, il Trail Blanc du Semnoz e la Relay-Race di Annecy nel 2023. Presto si unirà alla squadra francese di para-snowboard.
Fayçal Toumi, ballerino e runner, ha corso la Short Race di Annecy nel 2023 e sta lavorando con Patrick Leik a un set-up per sciatori amputati.
Julien Veysseyre, triatleta e vicecampione francese di para-triathlon, ha corso il Trail Blanc du Semnoz nel 2023.
Nel prossimo mese di ottobre, alcuni di loro si recheranno alla Golden Trail World Series Grand Final in Italia (Golfo dell’Isola) per partecipare alla gara insieme ai migliori trail-runner del mondo.
È un tema caro alla nostra Redazione, ma soprattutto all'atleta paralimpico veneto Moreno Pesce (Team Scarpa), che può essere considerato un vero pioniere a livello mondiale in quest'ambito (abbiamo raccontato la sua storia e i sui progetti sulle pagine di Spirito Trail n. 74 marzo 2015, Spirito Trail n. 110 marzo 2018, Spirito Trail n. 121 febbraio 2019).
Lo abbiamo coinvolto per un commento.
Moreno, dopo anni di impegno e di attività per portare la disabilità nel trail, come vedi questa iniziativa firmata da uno dei brand più famosi nel mondo dell'outdoor?
Non posso che accoglierla con entusiasmo. Sono passati tanti anni dalle prime partecipazioni alle gare di trail, ai primi contatti con gli organizzatori, alle prime e faticose ma proficue mediazioni per rendere possibile e sicuro estendere queste straordinarie esperienze agli atleti con disabilità.
Ora tutto questo si sta finalmente diffondendo nella pratica e nella comunicazione. Anche le preziose collaborazioni con le aziende del settore che hanno reso possibile fino ad oggi tante straordinarie iniziative (tra tutte ricordiamo la partecipazione alla Alagna - Monte Rosa - Alagna nel 2019. n.d.r.) potrebbero vedere una ulteriore accelerata con più investimenti e ricerca così da rendere ancora più fruibile e divertente per noi atleti amputati frequentare la montagna in sicurezza.
© Jacopo Bernard