la cosa bella del 03/01/2015
Alla ricerca della neve
Non ho mai visto le montagne brulle e spoglie come quest'anno. Non piove da così tanto tempo che non ricordo nemmeno più dove ho messo l'ombrello.
Poi ieri notte una pioggia sottile che bagna le strade e i campi. Il cielo grigio per un attimo si apre e le montagne più alte hanno finalmente indossato il mantello bianco.
E' dura avere un figlio adolescente, che fino a ieri ti si accoccolava contro sul divano e invece oggi contesta tutto e tutti ed è sempre arrabbiato e pieno di "no, no, no e ancora no". Sembra di non riuscire più a trovare la strada per arrivare fino a lui.
Poi ci sono i momenti magici come quelli di ieri: "che dite se andiamo a cercare un po' di neve per scendere con lo slittino?"
E via tutti in auto verso nord.
Anduins, niente neve
Il Pala è completamente asciutto.
La val d'Arzino... solo ghiaccio.
I prati di San Francesco... ancora niente.
Possibile che non la troveremo? L'autoradio canta e noi ci andiamo dietro, inventandoci le parole quando non capiamo l'inglese.
Si sale ma i tornanti sono sempre brulli.
Sarà un fallimento? Davvero niente, nemmeno un fiocco?
Al sorriso comincia a sostituirsi la paura che sarà una delusione, una delle tante.
E invece a quattro tornanti dal passo di Sella Chianzutan... eccola. Giù sui prati del paese fantasma di Pozzis, un prato miracolasamente innevato. Mica tanta, ma quella che basta.
Nemmeno il tempo di parcheggiare e si buttanto tutti sulla neve, se la prendono in mano e se la mettono in bocca a manciate, se la tirano, si rotolano...
E anche l'adolescente ritorna bambino, così facile da raggiungere che la distanza di prima sembra essere stata solo un sogno
