Negli ultimi allenamenti di trail running, per simulare la situazione di gara che prevede materiale obbligatorio, mi sono sempre zavorrato portando tre flask da mezzo litro e un micro pile. Mi sembra che sia cosa giusta e condivisa.
Mi sorge un dubbio. Visto che corro in piano da due a quattro volte la settimana, non sarebbe utile anche in questi allenamanti, magari non in tutti, indossare uno zainetto con almeno due flask, sempre per lo stesso motivo? E' controprudecente? Può favorire infortuni?
In fin dei conti quando siamo in gara quel peso c'è, per tante ore e spesso, sempre meno , si corre.
Ci stavo pensando proprio ieri mentre facevo le ripetute sui mille perchè è vero che nelle uscite di trail del week end indosso un microzainetto e/o soprattutto solo una cintura (quando faccio percorsi in cui so che trovo fontane) ma mi chiedevo anch'io quale fosse, se ci fosse, l'utilità di fare i lavori di velocità degli allenamenti brevi settimanali ricreando situazioni da gara...
A caldo, direi che per quanto mi riguarda è meglio farli senza zavorra.
Ne parlavo anni fa a una gara in montagna con un quasi sessantenne che ai tempi d’oro era stato vincitore di un’edizione del Kima. Lui sosteneva che gli allenamenti con lo zaino hanno senso solamente se è abbastanza pesante (salite lunghe con almeno 10 kg) altrimenti non serve a nulla.
Io l ho incominciato a fare solo sui lunghi lenti in piano...mi sentivo un po' fuori luogo a far un lungo in pantaloncini e maglietta per allenarmi a correre una roba da lungo lento con un peso/attrezzatura diversa...
Ho in effetti notato che a pari BPM con lo zaino vado un filo più lento...
Ma più che il peso per me è più una roba concettuale...
Il mio rosso preferito! A quel punto però propongo uscita autogestita ognuno con generi alimentari che non siano gel, sali, ecc. ma solo roba seria e sana!
Secondo me bisogna pensare a quello che si vuole ottenere partendo dal presupposto che lo scopo di un allenamento è quello di creare uno stimolo (training stimulus). Questo stimolo che idealmente sarà seguito da un periodo di recupero e riposo, e di cui la lunghezza sarà commensurata alla difficolta dell'allenamento e il periodo in cui si trova l'atleta nella sua preparazione, produrrà dei adattamenti nel fisico (metabolici, cardiovascolari, polmonari, muscolo-scheletrici) e anche nella mente.
Se facciamo dei lavori di velocità in piano lo scopo è quello di dare uno stimolo cardiovascolare, polmonare e muscolare che migliorerà la nostra capacità aerobica oppure Vo2max oppure abilità neuromuscolare (efficienza/economia di movimento). La maggiore parte dei allenamenti di questo tipo stimolano tutti questi fattori ma in percentuali diversi secondo le distanze/tempi/ritmi/pendenze/periodo di recupero ecc.
Se ci "zavorriamo" non mi sembra che possiamo fare l'allenamento nel modo migliore e quindi eseguirlo in modo di ottenere il massimo.
Se facciamo lunghi lenti lo scopo è quello di produrre miglioramenti al livello del metabolismo (aerobico/fat burning ecc.). In questo caso portare uno zainetto (magari con l'acqua d'estate) non ci cambia granché ne l'esecuzione ne lo stimolo prodotto.
La cosa si complica se portiamo la nostra attenzione in montagna/collina. Se facciamo delle ripetute veloce soprattutto se corte (100 - 300m) la zavorra potrebbe limitare la nostra esecuzione. Mentre per ripetute lunghe (1000 - 3000m) si potrebbe utilizzare una zavorra senza cambiare molto nella esecuzione. La zona in mezzo (300 - 1000) mi sembra zona grigia ma personalmente eviterei.
Per la corsa lunga in montagna (oppure collina) dove lo scopo è quello di passare diverse ore a correre (migliorare la resistenza/endurance in modo specifico per le gare) quasi sempre la zavorra è d'obbligo - bisogna pure portare dell'acqua, una giacca, qualcosa da mangiare ecc. (almeno che non siamo aficionados di Krupicka - pantaloncini, scarpette, due gel e una bandana sperando di trovare acqua lungo il percorso).
In questo caso penso che usare uno zaino che ha un peso e contenuto simile a quello che usiamo in gara ha diversi vantaggi - psicologicamente sappiamo come sarà portare quella zavorra per diverse ore, Fisiologicamente abituiamo il corpo (io penso sempre alla spalle che la maggiore parte dei corridori non allena mai) a portare quel peso in più e che avrà un effetto significativo sulle spalle, la schiena e la zona centrale (core, lombare, obliqui, addome).